Museo della Seta Mendicino

Filanda
“Eugenio Gaudio”

Simbolo della Mendicino dell’Ottocento, la Filanda Eugenio Gaudio custodisce macchinari originali e ambienti autentici della lavorazione della seta. Un luogo dove la forza dell’acqua e la maestria artigiana raccontano l’origine di una tradizione unica in Calabria.

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Filanda
“Fiore Gaudio”

Costruita nei primi del Novecento, la Filanda Fiore Gaudio è oggi sede del Museo Dinamico della Seta. Tra strumenti, laboratori e percorsi interattivi, ogni visita diventa un viaggio nel cuore della produzione serica.

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Mendicino “capitale” della seta in Calabria

Alla metà dell’Ottocento, tra case e campagne, Mendicino conta decine di filande: la bachisericoltura sostiene famiglie e artigiani e dà impulso all’economia locale.
La filanda Eugenio Gaudio

Nasce (e si consolida) l’opificio che oggi ospita il museo: architettura industriale su tre livelli, spazi per essiccazione dei bozzoli, banco di trattura e aspi. È una delle testimonianze meglio conservate dell’archeologia della seta in Italia.
L’Aspo “alla piemontese” (Galvano)

Arriva il sistema ad aspo piccolo con cinghie di fermo, prototipo dei primi del Novecento, oggi ancora funzionante e pezzo unico nel panorama museale nazionale.
Seconda filanda e piena attività

Si amplia il comparto serico locale: la nuova filanda entra in funzione, mentre l’intero distretto raggiunge una delle sue stagioni più vivaci.
La svolta del secolo

La filanda costruita nel 1915 chiude: l’industria serica declina, resta la memoria delle maestranze e delle tecniche.
Riapertura del Museo

Dopo i restauri, l’antica filanda Eugenio Gaudio riapre al pubblico come Museo della Seta di Mendicino, con percorso espositivo, visite guidate e attività didattiche.
Nuove attenzioni istituzionali

Visite ufficiali e collaborazioni culturali confermano il ruolo del museo come presidio identitario e laboratorio educativo per la comunità.

La nostra Missione

Preserviamo l’eredità serica di Mendicino e la traduciamo in esperienza viva: visite guidate, laboratori hands-on e percorsi sul territorio che uniscono storia, scienza dei materiali, manualità e paesaggio. Mettiamo al centro studenti, famiglie e viaggiatori con attività inclusive e materiali forniti in loco, valorizzando un sapere artigiano che ha fatto la storia economica e sociale della Calabria.

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La nostra Visione

Vogliamo essere un polo educativo e culturale dove patrimoni materiali (ambienti, macchine, bozzoli, telai) e immateriali (tecniche, storie, lessico della seta) si incontrano. Immaginiamo un luogo in cui bambini e adulti “imparano facendo”, collegando la tradizione serica all’innovazione, al paesaggio e alle filiere creative contemporanee.

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Attività

Tutela e ricerca: conservare spazi, attrezzature e processi della trattura e tessitura, documentando fonti e memorie locali.
Didattica esperienziale di qualità: progettare laboratori strutturati (dal bozzolo alla matassa, trama-ordito, telaio umano) con materiali e strumenti dedicati, per gruppi fino a ~25 alunni, anche in formula mezza o intera giornata.
Accessibilità e inclusione: attività gratuite per alunni con disabilità e format adattabili ai diversi gradi scolastici.
Territorio e outdoor: integrare il museo con trek urbani e naturalistici (centro storico, parco fluviale, Monte Cocuzzo, Sila e Pollino) per leggere la seta dentro il paesaggio.
Competenze STEAM: unire storia, botanica, fisica del calore, meccanica degli aspi e manualità tessile per sviluppare creatività e problem solving.
Partnership e eventi: collaborare con scuole, enti culturali e creativi per rassegne, residenze e produzioni che diano nuova vita alla cultura serica.